Sei una personalità mindful? Ecco come scoprirlo

Il termine “mindfulness” oggi è molto conosciuto, associato a una pratica che ha le sue radici nell’antica tradizione buddista. Cosa significa porsi in una condizione “minfdful”? Essenzialmente focalizzarsi sul momento presente, sul qui e ora, senza lasciarsi distrarre da pensieri e sensazioni stressanti. È questo l’assunto base di vari tipi di esercizi, insegnati in specifici corsi.
In Psicologia esiste anche il concetto di “dispositional mindfulness”. Con questa espressione s’intende una vera caratteristica di personalità, che rende una persona incline a concentrarsi sul presente. Gli individui “mindful” riescono a lasciare momentaneamente “fuori dalla porta” i pensieri disturbanti, a dominare le emozioni negative anche nei momenti stressanti.
Capire la personalità mindful attraverso il Big Five Questionnaire
Come capire se abbiamo una “personalità mindful”? La Psicologia viene in nostro aiuto grazie ad autorevoli studi.
Nel 2017 due ricercatori dell’Università dello Utah, il dott. Adam P. Hanley e il dott. Eric L. Garland, hanno esaminato una serie di studi sulla personalità mindful. Dalla rassegna sono emerse alcune caratteristiche chiave. Queste sono state codificate attraverso le categorie del noto test psicologico Big Five Questionnaire (BFQ).

Le caratteristiche associate alla dispositional mindfulness
In particolare, sembra che coloro che manifestano la “dispositional mindfulness” possiedano la caratteristica detta “coscienziosità” (“consciousness”) nel BFQ. Il termine indica una tendenza all’organizzazione, alla costanza e alla motivazione nel perseguimento dei propri obiettivi. L’opposto, insomma, di una personalità improntata all’impulsività.
Altra caratteristica del BFQ che la personalità mindful dimostra spesso di possedere è la “agreableness”, che potremmo tradurre con “gradevolezza”: essere empatici, compassionevoli, fiduciosi e gentili nei rapporti con gli altri. Infine, è stata osservata una lieve associazione della mindfulness anche con le caratteristiche dell’ “estroversione” (“extraversion”) e dell’apertura verso le nuove esperienze (“openness to experience”).
Deduciamo quindi che gli individui spontaneamente “mindful” sono equilibrati nel controllo emotivo, costruttivi nei rapporti con gli altri, talvolta estroversi e pronti ad accogliere le novità. Secondo gli autori, la capacità di rimanere focalizzati sul “qui e ora” si traduce in una maggiore resistenza di fronte allo stress, che porta a concentrarsi sui propri obiettivi senza lasciarsi travolgere dalle difficoltà. Un aspetto della personalità che si riflette anche nella sfera sociale: uno spiccato autocontrollo, una forte stabilità emotiva portano a vivere meglio i rapporti con gli altri.
Le conclusioni di uno studio del 2020
A simili conclusioni è arrivato uno studio recente (2020) che ha utilizzato due test di personalità, l’Hogan Personality Inventory e l’Hogan Development Survey, per comprendere la personalità degli individui più mindful.
Secondo i ricercatori queste persone, oltre a controllare bene la reazione emotiva allo stress, sono difficilmente distraibili. Dimostrano anche un certo livello di ambizione personale, che le porta a concentrarsi per raggiungere i traguardi prefissati. Inoltre non si focalizzano sulle difficoltà e sugli aspetti negativi del quotidiano, ma cercano piuttosto di mantenere una mente flessibile, pronta ad adattarsi ai cambiamenti.
Non abbiamo una personalità mindful? Possiamo allenarci!
Ci sentiamo all’opposto rispetto alle caratteristiche di personalità individuate nei due studi? Non dobbiamo disperare. Entrambi i gruppi di ricerca concordano sul fatto che sia possibile sviluppare la mindfulness con l’esercizio. Imparare a vivere il presente senza farsi dominare dall’emotività.

Come osservano gli autori dello studio del 2020, ci sono talmente tante forme di allenamento alla mindfulness, che ognuno può scegliere in base alla propria personalità. Dalle pratiche meditative a quelle basate sulla respirazione, dalla scrittura di pensieri, eventi ed emozioni su un diario agli esercizi di movimento consapevole.
L’importante è sviluppare la preziosa capacità di vivere il qui e ora, concedendoci magari dei momenti in cui rallentare i ritmi quotidiani. Nel nostro stile di vita frenetico tendiamo a riempirci di distrazioni. Basta pensare a quelle provenienti dallo smartphone: social, e-mail, notifiche di messaggistica… la nostra mente si trova talvolta ad affrontare un sovraccarico di stimoli innaturale, per il quale non è preparata. Pensiamo che una maggiore o minore capacità di concentrazione, di resistenza allo stress, può fare la differenza tra il successo e l’insuccesso, tra l’autorealizzazione e la frustrazione. Sarà un motivo in più per allenarci alla mindfulness.
I due studi citati:
Hanley, A. W., & Garland, E. L. (2017). The mindful personality: A meta-analysis from a cybernetic perspective. Mindfulness, 8(6), 1456–1470. https://doi.org/10.1007/s12671-017-0736-8
Altizer, C. C., Ferrell, B. T., & Natale, A. N. (2020). Mindfulness and personality: More natural for some than others and how it matters. Consulting Psychology Journal: Practice and Research. Advance online publication. https://doi.org/10.1037/cpb0000189
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